Ritrova te stesso con il Mandala

Ognuno di noi è unico, ma non sempre è facile mettere a fuoco questa unicità. Carl Gustav Jung ha individuato nei mandala, in sanscrito “cerchio”, una rappresentazione della psiche di chi lo ha creato, la premonizione di un centro personalità, e il simbolo del bisogno naturale di ognuno di esprimere tutto il proprio potenziale e la globalità della propria unicità. Uno strumento artistico che anche la dott.ssa Veronica Cimarolli, Psicoterapeuta di Spazio Incanto, utilizza come strumento terapeutico. Le abbiamo chiesto come funziona e come ci può aiutare a ritrovarci, in un momento di domande e incertezze.

PERCHÈ PENSI CHE QUESTO STRUMENTO ARTISTICO E CREATIVO POSSA ESSERE UNO STRUMENTO TERAPEUTICO UTILE?

Il mandala può essere uno strumento meditativo, per riportare equilibrio e ordine interno. Può fungere anche da mappa interiore che guida e favorisce il proprio sviluppo psicologico nella vita. Infine, il mandala attiva un contatto profondo con l’inconscio e può essere usato come strumento di scoperta e riscoperta di sé. Tenendo stretto il filo di Arianna è possibile iniziare il cammino verso il proprio Sé, nella speranza di una continua trasformazione profonda.

RITROVARE SÉ STESSI: COSA SIGNIFICA?

Ritrovando noi stessi accediamo allo scrigno di risorse, a tutto il nostro potenziale innato di evoluzione e crescita. Ogni essere umano ha una spinta intrinseca, una tendenza attualizzante a divenire ciò che è veramente, ovvero ciò che è sempre stato sin dall’inizio. Si tratta del viaggio di individuazione, tanto caro a Jung, al quale prima o poi siamo tutti chiamati, verso la ricerca costante della propria natura, della propria essenza, del proprio Sé.

C’È UN’ ETÀ O UN MOMENTO IN CUI UTILIZZARE I MANDALA PER RITROVARSI?

Jung svolgeva i suoi mandala quotidianamente, proprio per osservarsi e conoscersi. Quindi no, non vi sono età o momenti precisi più o meno indicati.

IN PANDEMIA, RITROVARE SÉ STESSI HA UN SIGNIFICATO DIVERSO?

Credo che oggi, trovandosi immersi in una situazione pandemica che tocca sia individualmente che collettivamente, scegliere di ripartire da sé stessi per ritrovarsi e per offrire a sé stessi uno spazio di ascolto e espressione, possa essere un prezioso punto di partenza evolutivo, proprio per ricontattare dentro di sé le risorse necessarie per vivere al meglio e per attraversare tale momento storico di emergenza sanitaria.

L’approccio di Veronica Cimarolli è quello di mettere al centro l’individuo e nel suo lavoro predilige la costruzione di un percorso specifico e unico per ognuno. Oltre al mandala, tra i suoi strumenti, ci sono anche le costellazioni familiari, sempre con il compito di accompagnare ognuno di noi nel proprio viaggio di scoperta, per divenire ciò che si è veramente. Le costellazioni famigliari saranno al centro di un incontro online GIOVEDì 6 MAGGIO ALLE 20:30 condotto da Veronica Cimarolli.

VOGLIO PARTECIPARE ALL’INCONTRO SULLE COSTELLAZIONI FAMIGLIARI

Contattaci per un incontro conoscitivo[/vc_column_text]

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Oppure chiamate al: +393755532774
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