Il dolore del parto è qualcosa di straordinario. Una frase che può suonare forte e insolita, ma che racconta quella che per noi è una verità, come vi spiegheremo in questo articolo. Cresciamo immaginando che partorire sia solo sinonimo di un dolore inimmaginabile e allo stesso tempo pare sia inevitabile insultare il padre del bambino e gridare fino a farci scoppiare i capillari del volto. Vogliamo rassicurare mamme e donne, che c’è un altro racconto del momento del parto che è sì doloroso, ma assolutamente unico.
Il parto: intenso, unico, straordinario
Non possiamo certo nascondere che il parto, a tratti, possa essere molto intenso. Ma è altrettanto vero che è unico per diversi aspetti. Ne abbiamo raccolti alcuni:
È intermittente: la contrazione dura circa un minuto, tra la sua fase di ascesa della sensazione dolorosa, il suo picco e la discesa. Dopodiché la pausa arriva sempre e dura, in fase attiva di travaglio, più del doppio della contrazione. E nella pausa non c’è alcuna sensazione dolorosa.
È guida: attraverso l’ascolto delle sensazioni dolorose la mamma in travaglio sceglierà le posizioni che più alleviano il malessere e che quindi sono funzionali al buon posizionamento del bambino.
È protettivo: invita la mamma a scegliere il suo luogo sicuro in cui dare alla luce il proprio bambino; partorire mentre si è al supermercato senza accorgersene non sarebbe molto sicuro per il nascituro e per la mamma.
Prepara mamma e bambino alla nuova vita insieme: un’orchestra di ormoni e di meccanismi fisici preparano la mamma all’accudimento, alla lattazione, alla separazione-riunione, all’innamoramento e allo stesso modo preparano il bambino ad iniziare una vita fuori dall’acqua, alla respirazione, al succhiare, a vedere e riconoscere la propria mamma.
È funzionale alla protezione dei tessuti materni indicando alla mamma quanto e come accompagnare le spinte del bambino, senza creare danni al perineo, e che posizioni assumere per agevolare la sua nascita.
Il ruolo dell’ostetrica: costruire la consapevolezza del parto durante la gravidanza
Certamente il dolore può diventare insopportabile qualora la situazione dovesse essere lontana dalla fisiologia e qualora la mamma non dovesse sentirsi al sicuro e giustamente supportata. Per questo è importante che ogni coppia si ponga la domanda “cosa abbiamo bisogno per vivere al meglio l’esperienza del parto?” e che lavori fin dalla gravidanza per costruire il proprio bagaglio di sicurezza: un’ostetrica di fiducia insieme alla coppia durante il travaglio, una candela accesa, la musica preferita, la maglietta del compagno addosso, una collana portafortuna, le preghiere dei nonni: metteteci quello che volete, ma costruite la vostra valigia di risorse e strumenti per vivere al meglio il dolore del parto, assaporando tutto il piacere che c’è nel dare la vita, nel rinascere e nell’incontrare il vostro cucciolo.
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