Il corpo delle donne:
dalla vergogna al body positive

“Mi vedo grassa”. “Mi sento troppo magra”. “Non sono abbastanza sexy”. Sono tante le donne che ancora non sanno vivere al meglio la propria femminilità e che si sentono limitate da canoni estetici e pregiudizi. Dietro questa affermazioni c’è un’emozione che accomuna tutte: la vergogna. Le donne spesso si vergognano di quello che sono, sono vulnerabili, sono insicure. Il bodypositive nasce proprio per dare a queste donne gli strumenti per accrescere la conoscenza del loro corpo e per aumentare la sicurezza di sé. È un percorso per donne guerriere che vuole trasmettere un messaggio positivo nei confronti del proprio corpo. Body positive vuol dire cominciare ad amare se stesse e iniziare a prendersi cura di sè, vuole dire superare quell’insicurezza che segue la vergogna per ritrovarci donne sicure con i nostri difetti, dove il diverso mette in luce nuove bellezze.

 

COME IL CORPO COMUNICA LA VERGOGNA

La vergogna si manifesta nel nostro corpo e nel nostro atteggiamento: le spalle sono chiuse, lo sguardo si distoglie dall’altro, si ripiega la postura. Molto spesso la vergogna nel corpo è visibile dal tronco in su, ma in alcuni casi anche le gambe raccontano questo disagio. Si tende ad avere un po’ le gambe storte, con le ginocchia o i piedi che si guardano. Tutti questi atteggiamenti sono frutto del linguaggio non verbale, quello che fa trasparire un’emozione. Lavorare su questi atteggiamenti è il primo passo per prendere consapevolezza e smettere di nascondersi. Per questo nei percorsi di bodypositive si rafforza il tempo in cui si sostiene lo sguardo e si reimpara a camminare focalizzandosi nelle differenze di pensiero o in quello che accade dopo un momento di rilassamento o di respirazione.

 

IL BODYPOSITIVE COME TECNICA DI LOTTA

Spesso le donne che si avvicinano a questi tipi di percorso spesso sono già consapevoli di voler cambiare. Sono donne guerriere che hanno avuto una grande delusione d’amore o vogliono ritrovare uno spazio dopo la gravidanza, sono donne che hanno deciso di iniziare una dieta o cambiare un lavoro o una casa.
I percorsi di Body Positive spaziano tra mondi diversi per dare alle donne gli strumenti per diventare la versione migliore di noi: il burlesque, il teatro, la musicoterapia. Quasi come fossero strumenti di lotta e ribellione contro stereotipi, paure, imbarazzi, regole e pregiudizi.
Il burlesque insegna l’autoironia, importantissima per imparare a prendersi meno sul serio. Spesso le emozioni prendono il sopravvento e non riusciamo a contenerle e minimizzarle. L’autoironia ci aiuta ad affrontare questi momenti in modo più rilassato e ad essere più leggere davanti a certe emozioni. Il burlesque lascia la donna da sola sul palco, mentre gli altri la guardano. Come si potrebbe arrivare ad esibirsi senza ironia?
Il teatro coinvolge invece il gruppo. Ognuno è una parte: nel teatro siamo individuo e gruppo allo stesso tempo. Dobbiamo essere in armonia con gli altri, ci muoviamo all’interno di un gruppo e questo vale anche per le nostre emozioni che vengono inserite in un contesto.
La musicoterapia insegna l’armonia. Durante il percorso di Body Positive si fanno delle esperienze vocali dove la nostra voce si deve unire a quella degli altri, autoregolandosi. È importante ascoltare e ascoltarsi.

 

IMPARARE A VIVERE LE PROPRIE EMOZIONI

Uno degli aspetti fondamentali del Body Positive è la consapevolezza di noi per diventare la parte migliore di quello che siamo. Sabato 28 marzo organizzeremo un incontro sul Body Positive per raccontarvi tutto questo: vi spiegheremo tutto il bello che porta un percorso di questo tipo e come si arriva a mostrarsi al mondo con orgoglio, liberi da quell’imbarazzo e da quella vergogna che altro non sono che il riflesso del nostro continuo senso di inadeguatezza. Vi accompagneremo come essere più consapevoli delle emozioni, a gestire la rabbia, lo stress e le emozioni negative per superare le nostre paure ed i nostri tabù.

Gennaio a Spazio Incanto è il mese delle emozioni. Nei nostri canali social vi racconteremo come conoscere e vivere gioia, tristezza, paura nella vita di tutti i giorni. Sabato 21 Marzo dalle 10 alle 12 vi aspettiamo invece a Spazio Incanto per l’incontro “Che rabbia! Impariamo a riconoscere l’utilità di un’emozione che spesso fa paura, ma che ha tanto da dirci” con la Dott.ssa Manuela Padoan.

Costo di partecipazione 20 euro.

Le iscrizioni sono aperte:
scrivete una mail a info@spazioincanto.it oppure chiamate (anche su whatsapp) al numero +393755532774 .

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